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Le reti per l’emergenza a supporto della sicurezza del territorio

Antenna e operatore

Si è tenuto lo scorso 24 ottobre, nell’ambito del Festival After Futuri Digitali, un incontro focalizzato sulle Reti per l’emergenza a supporto della sicurezza del territorio: un appuntamento che ha permesso di verificare come anche nell’ambito delle reti di emergenza si parli di futuro. Sembra, a volte, un futuro meno scintillante di quanto raccontato dalle telecomunicazioni consumer, ma che nondimeno necessita di essere saldo e ben consolidato. E in effetti continua a rappresentare un’evoluzione futura l’adozione della tecnologia TETRA, che consente la gestione degli eventi di emergenza in modo coordinato e sicuro tra tutti gli Operatori del territorio regionale. Se n’è parlato, ricordandone l’impatto negli eventi recenti e, si segnala anche il suo massiccio utilizzo nei giorni centrali di questo mese durante le fasi di allerta per le forti precipitazioni. Non minore attenzione richiamano gli ambienti di sviluppo nei quali raccogliere e organizzare i dati, attività sulla quale Lepida da lungo tempo offre supporto agli Enti per la categorizzazione e la messa a disposizione di informazioni che consentano il decision making umano o automatico.

È anche stato il momento per guardare alla strategicità della tecnologia LoRa per la rilevazione radio a distanza delle grandezze tecnologiche, che si innesta all’interno delle bande frequenziali, in un piccolo spazio per consentire piccoli consumi e lunghissime durate di raccolta dei dati, specialmente adatta nelle situazioni di diffusione massiccia o di diffusione in aree remote. Gli ultimi progressi analizzati sono stati quelli relativi alle reti di integrazione tra la Protezione Civile e i radioamatori, che con un protocollo di intesa innovativo a livello nazionale, integrano le risorse Internet dei radioamatori con le risorse umane della Protezione Civile. Il momento di riflessione ha aperto nuovi interessi per le amministrazioni che hanno potuto avere un riscontro dal vivo di quanto queste tecnologie possano offrire concretamente e come possano essere messe a disposizione della cittadinanza, che vede nel settore pubblico l’erogatore di sicurezza per il territorio.

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